La pozione di Melora

Marina Mioka
chierica di Eorthis

Mioka era da qualche giorno in viaggio per Minartias, poteva vedere il mondo oltre la sua isola Eor che ancora nonostante la lontananza portava nel cuore con lo spirito di vendetta. Mioka ormai stanca vide le luci del mattino aveva camminato tutta la notte per via di quella maledizione che in certe notti non la faceva riposare *sono esausta speriamo di trovare una locanda dove potermi fermare a fare colazione* pensò notando la Taverna della Canzone Elfica "Oh eccone una perfetto!" disse incamminandosi a passo veloce verso la porta. Entrando sentì una voce delicata e soave che giunse alle sue orecchie con una grande forza emotiva, una sensazione dolce ma triste allo stesso tempo, avanzando lentamente incantata da quella meravigliosa armonia si sedette al bancone richiamando il taverniere per avere qualcosa da ordinare.

Narratore

Il taverniere notò una giovane ragazza dai capelli dorati sedersi al tavolo e fissarlo *che carina..* pensò e portandosi vicino alla ragazza con fare sicuro le disse "Una meravigliosa melodia non trovate? é il canto di uno spirito elfico che chiama il suo amore perduto.." disse e porgendole il menù disse "Gradisce qualcosa?" osservando la bionda ragazza attese l'ordinazione.

Diana nel frattempo osservò la nuova arrivata era un viso noto, ma non le sembrava di averla ancora incontrata nei pressi di Calen eppure quel viso lo aveva già visto..ma dove..
Avvisinandosi con fare disinvolto Diana si mise accanto alla ragazza osservandola curiosa "Siete nuova vero?"

Marina Mioka
chierica di Eorthis

Mioka ascoltò incuriosita la storia del taverniere "Che storia triste ma piena di speranza, questa melodia è così dolce.." e osservando il menù ordinò velocemente ordinò la colazione riporgendo con gentilezza il menù al taverniere.
Intanto un'anziana signora le si era avvicinata Mioka la osservò di sfuggita al suo spostarsi quatto quatto vicino a lei e nel sentirsi interrogata sulla sua provenienza cercò di essere vaga "Beh sì è la prima volta che vengo a Calen mi sembra molto bella e verde..ma mi aspettavo più elfi sinceramente.."

Narratore

Diana sorrise gentile alla ragazza "Si gli elfi sono schivi e non amano posti così affollati, ma uscendo da questo villaggio avventurandosi verso la foresta più profonda è pieno e potresti incontrarne molti.." disse allegra Diana, la sua passione per gli elfi non ci mise molto a uscire allo scoperto vista la domanda di Mioka, ma ciò non la preoccupava molto al contrario era incuriosita nel vedere come avrebbe risposto la giovane ragazza alla sua rivelazione, che come lei amasse gli elfi? Poco importava per la missione certo, ma poteva essere un ottimo argomento di conversazione per il viaggio.
Diana si guardò intorno e poi alzando la borsa la appoggiò sul bancone guardando la ragazza.

Marina Mioka
Chierica delle isole Eorthis

Mioka ascoltò interessata l'insolita signora che le rivelò dove vi vossero più elfi nella zona *Interessante..* pensò la ragazza "Ah capisco..nella foresta vedrò di passarci non ne ho ancora incontrati in vita mia e mi piacerebbe vederne e conoscerne" il viso di Mioka si illuminò di quella dolcezza che quella ragazzina sapeva trasmettere a tutti, un sorriso timido, ma carico di emozione nel conoscere meglio ciò che il mondo aveva da offrirle al di fuori della sua isola da cui era scappata.
Notando la borsa di Diana avvertì una insolita sensazione, acqua, profumi e tanta nostalgia, ma non comprese bene il motivo di quella strana emozione che per un attimo l'aveva invasa. Fissando la borsa di Diana, Mioka si perse in quei pensieri che potevano spiegare forse molti dei suoi dubbi e delle sue sensazioni.. chi era quella donna? Beh non si era manco presentata e accorgendone le gote della bionda chierica si colorarono di un rosa pesca "Oh mi scusi che maleducata non mi sono presentata! Il mio nome è Mioka, Marina Mioka" solare e allegra l'espressione di Mioka era sempre così sospesa tra gentilezza e ingenuità di chi sembra non conoscere le sofferenze che il mondo può causare.

Narratore

Diana notò l'espressione della ragazza sembrava solare e allegra un pò ingenua come una bambina. Le piaceva..quella ragazza le piaceva proprio, le ricordava lei da giovane, così bella, gentile, dolce e ingenua, un ingenuità che nel corso di una violenta guerra dovette perdere insieme al compagno di viaggio perduto che sempre avrebbe portato nel cuore. Se solo fosse stata meno ingenua..se solo fosse stata meno buona e attenta a chi poteva divenire il pericolo più grande per il Regno di Minartias. Tristi pensieri avvolsero Diana che mai aveva mostrato un momento di debolezza nella sua vecchiaia che mai mostrava i segni di tutte quelle ferite che il tempo chiaramente mostrava sul suo viso. Poi improvvisamente il pensiero tornò alla sua priorità la Pozione che doveva portare a destinazione e doveva consegnare ad Ardith a un caro amico.

"Hai detto che ti piacerebbe andare nella foresta.. e Ardith l'hai già visitata? Abitata prevalentemente da umani e non vi troverai molti elfi, ma ha un'antica storia alle spalle.. è una città ricostruita e sotto di essa c'è l'antica città distrutta che si narra custodisca un grande segreto.." espressione sul volto di diana si fece improvvisamente misteriosa avvicinandosi al viso della ragazza per creare maggior suspance alla rivelazione.. poi dopo una breve attesa che la portò a fissare la giovane attentamente negli occhi disse "Ma tutto questo non è poi così interessante.." l'anziana donna rideva internamente sperando di aver stimolato il giusto interesse di Mioka.

Marina Mioka
chierica delle isole Eorthis

Mioka ascoltò incuriosita la storia di Diana, con gli occhi spalancati e quel brillio di entusiasmo tipico dei bambini, col desiderare di sapere come sarebbe andata avanti la storia. Mioka era terribilmente curiosa, adorava i misteri, tutto ciò che nascondeva intrighi, antiche civiltà, antiche magie e creature mitologiche nascoste, come resistere a quello stato di suspance ricreato dalla anziana signora che aveva fatto breccia nell'animo di Mioka "Sì che mi interessa!" disse improvvisamente senza accorgersi che nella sua affermazione c'era un velo di tristezza, simile a un bambino che chiede alla madre di legge la favola e continuarla fino alla fine. Mioka era curiosa di vedere gli elfi di saperne di più di questa antica Ardith e poi era un luogo che ancora non aveva visitato non poteva non andarci.

"Mi piacerebbe andare a vedere questa Ardith chissà quanti misteri che nasconde" disse con aria sognante e alzandosi con decisione impugnò la sua spada "Credo che partirò dopo la colazione!" con eleganza pose la spada nel fodero alla cintura e prese la colazione che nel mentre il taverniere le aveva servito al bancone e si diresse a un tavolo a pochi passi da lei e Diana; "Grazie delle informazioni signora..?" Mioka si rese conto che non sapeva il nome di quella simpatica signora e la guardò con espressione interrogativa, mentre prendeva un biscotto e lo bagnava nel latte pronto a essere mangiato.

Narratore

Diana rise alla reazione della ragazza, era molto divertente quel suo essere così semplice e entusiasta "Diana, chiamami semplicemente così senza il signora mi fa sentire vecchia" disse facendole l'occhiolino in segno di complicità. Poi riprese il discorso vedendola sedersi e incominciare la colazione velocemente "Io dovrei andare ad Ardith, ma da sola non posso.. ormai sono anziana ed è un viaggio così lungo, poi potrebbero esserci dei malintenzionati in giro Ardith è in collina e ha un estensione fino alla pianura più floreale e coltivata del regno lì sono zone molto isolate e ho timore ad andarci da sola.." disse con un espressione triste sospirando alla fine del discorso ricordando nella sua giovinezza la forte e combattiva chierica che era sempre pronta all'avventura senza paura di niente e nessuno...che bei tempi. Poi posando gli occhi sulla spada di Mioka sorrise "Tu sei una guerriera potresti difendermi e accompagnarmi nel viaggio e io ti guiderei verso Ardith conosco questo regno come le mie tasche!" alzandosi si portò vicino al tavolo di Mioka e spostando una sedia lì vicino di sedette di fronte a lei al tavolo, "Che ne pensi? Ti ricompenserei per la tua protezione ho qualcosina da parte.." disse con aria gentile ed emozionata, quella ragazzina era proprio contaggiosa e risvegliava l'entusiasmo che Diana da anni aveva perduto.

Marina Mioka
chierica delle isole Eorthis

Mioka mentre assaporava il biscotto e sorseggiava il buon latte che le era stato servito, fece una pausa dalla sua colazione ascoltando Diana che le proponeva una missione molto interessante. Mioka fece un grande sorriso non le sembrava vero, dopo tanto tempo aveva trovato qualcuno che necessitava del suo aiuto e in più era una signora molto simpatica che poteva farle da guida, si poteva essere più felici di così?, Mioka senza pensarci troppo accettò "Certamente! sarò felice di accompagnarla e per la ricompensa non si disturbi in fondo lei mi farà da guida direi che ci veniamo nettamente in contro" dise ricambiando l'occhiolino poi aggiunse "Per precisare non sono una guerriera comune, sono una chierica, la magia curativa è il mio forte, prima della spada in cui ammetto essere ancora non particolarmente brava, ma compenso con la mia magia e resistenza ai colpi"disse fiera della classe dei chierici di cui Mioka faceva orgogliosamente parte.

Terminata la colazione Mioka osservò Diana aspettando che tutto fosse in ordine per la partenza. Avvolta nel suo mantello bianco con i decori dorati, Mioka si ferò a pagare il taverniere e si avviò verso la porta educatamente salutando tutti attendendo Diana con la porta aperta per farla passare per prima.

Narratore

Il taverniere notò la giovane chierica giungere a pagare, con quel mantello bianco elegante e dai lineamenti dolci e delicati del suo viso quasi non adatti a un avventuriera con una spada e uno scudo "Torni a trovarci quando vuole" disse osservando i dorati capelli di quella ragazza così contrastanti alle armi fredde e grigie che portava con sé.

Diana si preparò e notò la giovane Mioka attenderla sulla porta, un gesto educato e gentile fatto con un eleganza regale.. si quella ragazza non era solo elegante possedeva anche un gran portamento forse derivato dalla postura da combattente o forse chissà.. da un insegnamento nella sua infanzia.

Il sole faceva capolino da dietro gli alberi che circondavano il villaggio, il lento soffiare del vento ancora così freddo e a volte pungente nonostante fosse ormai fine febbraio, soffiava lento muovendo le chiome degli alberi e i vestiti delle due viaggiatrici. Nonostante il freddo il sole riscaldava abbastanza e nei punti di luce si sentiva il tiepido calore scaldare il corpo, Diana si stiracchiò massaggiandosi la schiena che esposta ai raggi del sole godeva di quel tiepido calore che le penetrava nelle vecchie ossa piacevolmente.
"Che magnifica giornata abbiamo fatto bene a partire con questo sole così bello e luminoso, non trovi Mioka?" disse Diana che manteneva il buon passo della ragazza nonostante la sua età.

MISSIONE ACCETTATA
Continuo della Missione in La pozione di Melora (Viaggio verso Ardith)

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