Viaggio - Un Prezioso Tesoro, (Viaggio verso il sentiero)

Narratore

Le ore passarono e Borin osservava l'umano che gli aveva prestato soccorso, sembrava davvero un bravo ragazzo e nel suo cuore sperava che grazie al suo aiuto avrebbe potuto recuperare il famoso tesoro del padre.

"Ok direi che è ora di andare." disse alzandosi con energia "Ora si che va molto meglio!" la ferita non faceva più troppo male e a stomaco pieno aveva recuperato le energie, indubbiamente stava andando tutto per il meglio, ma il peggio doveva ancora arrivare.
Pronto a uscire si portò sulla porta della taverna e osservò Angel "Andiamo.. ne avremo di strada da fare..".
Iniziò un lungo momento di camminata tra le montagne dove gli abitanti sembravano muoversi con sicurezza senza mai avvertire la stanchezza di quelle ripide salite e discese. "Noi nani siamo avvantaggiati in montagna, sai per via delle nostre gambe.. sono piccole e molto muscolose ci permettono di fare passi piccoli senza stancarci troppo e resistere alla fatica grazie ai nostri muscoli. Invece vivere in posti come Calen per noi sarebbe davvero difficile con tutti quegli alberi, saltare su e giù non fa per noi non siamo micca delle scimmie come quegli altezzosi degli elfi..noi." disse con tono sicuro e orgoglioso, come ogni nano Borin non aveva grande stima per gli elfi anche se non gli disprezzava al contrario di molti altri nani.
Nel frattempo sopra di loro un'arpia stava sorvolando la zona e notando la presenza di due stranieri iniziò a urlare allarmando le sorelle arpie nei dintorni. A pochi passi i due viaggiatori avrebbero trovato il corpo del padre di Borin.

Arpia Giovane
Nemico Occasionale
Livello 1

Vita: 200
Attacco: 20
Difesa: 16
(+1 gruppo)
Magia: 0
Reazione: 12



Arpia Sorella
Nemico Occasionale
Livello 1

Vita: 200
Attacco: 20
Difesa: 16
(+1 gruppo)
Magia: 0
Reazione: 12

Edited by Angel002 - 10/3/2013, 00:34

Narratore

Le montagne imponenti crearono un eco dell'acuto urlo dell'arpia che richiamò una delle sue sorelle in aiuto notando l'avanzare di due stranieri. Gli occhi privi di sentimenti, come ogni creatura dominata dal male, i denti appuntiti e i lineamenti mostruosi di una creatura metà uccello metà demoniaca. La bellezza di creature volanti come aquile, falchi e altri rapaci che al loro passare attirano l'attenzione e ci conducono in immaginari meravigliosi dove uomini hanno il dono di un paio di ali e possono librarsi in volo come quelle bellissime creature, ma il vedere quelle arpie, percependo pericolose presenze che dall'alto possono attaccare e lacerarti arti con la forza dei loro artigli, poteva far sentire chiunque come un topolino in gabbia.
Le arpie si guardarono con aria d'intesa e si diressero velocemente verso il sentiero appena passato dai due avventurieri scrutando i nascondigli nelle insenature delle rocce dove avrebbero presto trovato i due topolini. Nascosti tra le rocce i due compagni di viaggio potevano scorgere il lieve rumore del battito d'ali di una o forse più arpie, ma la possibilità di sferrare un colpo di sorpresa al passaggio di una delle arpie si sarebbe rivelata un occasione più unica che rara da non lasciarsi sfuggire.

Intanto l'Arpia Giovane passando davanti all'insenatura si avvicinava pericolosamente al nascondiglio del nano e del guerriero.

Narratore

L'arpia scrutava ogni piccola rientranza con la speranza di scovare i due avventurieri. La sorella arpia controllava anche lei e nel mentre urlava per segnalare la sua posizione alla arpia giovane. L'eco della sorella arpia eccheggiò tra le montagne per qualche minuto, ma ciò non nascose all'orecchio del guerriero il battito d'ali dell'arpia che vicina lo stava per scoprire. Con agilità e grande velocità portò la lama in un affondo verso il petto dell'arpia, che con un grido non più stridulo, ma sofferente e acuto trasmise tutto il suo dolore nel avvertire la violenta punta passargli le piume e la pelle avvertendo un dolore così forte da contorcersi e perdere quota smettendo di battere le ali. L'altra arpia giunse a gran velocità in soccorso della sorella ferita, gli occhi demoniaci carichi di odio e desiderosi di sbranare chi aveva causato dolore a una compagna. Senza permesso varcavano le loro montagne, viaggiatori stranieri che non sapevano rispettare il territorio delle arpie. L'arpia ferita si riprese sbattendo le ali violentemente, gocce di sangue e piume circondarono la risalita dell'arpia verso il guerriero che senza pietà l'aveva trafitta di sorpresa.

Narratore

Le arpie sferrarono un attacco contro Angel che si difese in maniera eccellente. L'arpia sorella strinse con gli artigli il braccio del giovane guerriero che con la sua armatura resistente riuscì a non farsi scalfire. L'altra arpia sferrò un colpo come la sorella ma entrambe dovettero scontrarsi con la impenetrabile armatura e la fermezza del giovane nel difendere il suo protetto e non farsi sopraffarre davanti a due demoniace creature femminili.

Le arpie urlarono contro Angel rabbiose agitando le ali per proteggersi dal suo prossimo attacco, pronte a scattare avrebbero schivato con un rapido battito d'ali il suo contrattacco. L'arpia giovane vedendosi attaccare all'ultimo secondo urlò con forza contro Angel per intimorirlo e si chiuse in difesa proteggendosi con gli artigli, l'arpia sorella portata in difesa vide il guerriero cambiare obbiettivo all'ultimo e colpire la sorella giovane, furiosa diresse un colpo veloce degli artigli al fianco del giovane Angel pronta a difendere la sorella dall'attacco del guerriero.

Arpia Giovane tenta difesa da Angel
Arpia Sorella tenta un attacco verso il fianco di Angel

Narratore

L'arpia si portò con gli artigli al fianco del guerriero, che si difese nuovamente bene. Il terribile suono proveniente dagli artigli che violenti graffiarono l'armatura senza arrecare danno al giovane guerriero coraggioso che senza timore affrontava due demoniache creature con il coraggio di un eroe e la fermezza di una roccia. L'arpia giovane subì un nuovo affondo che penetrò con forza nella carne causandogli un forte dolore che la costrinse a un urlo violento e furioso contro il ragazzo. Le profonde ferite stavano facendo infuriare sempre di più le arpie che determinate non cessavano lo scontro con il ragazzo. La giovane arpia faticò a tenere il volo e le profonde ferite perdevano sangue senza sosta, ormai per lei non vi era altro da fare che fuggire. L'altra sorella non riusciva a fermare la violenza del guerriero e le ferite le rendevano difficile una possibile fuga così l'azione fu quasi scontata un urlo acuto e aggressivo di chi deve fuggire per salvarsi, agitando le ali violentemente lasciò piume e gocce di sangue dovute allo sforzo dell'arpia nel voler mantenere il volo e con le forze rimaste fuggire.

L'arpia giovane voltò le spalle al ragazzo ritirandosi da morte sicura, così facendo avrebbe fornito un attacco di opportunità al guerriero che poteva ucciderla prima che potesse fuggire curarsi e uccidere nuovamente..

La sorella arpia urlò contro la giovane arpia per incoraggiarla a lottare e a non ritirarsi abbandolandola, travolta dalla furia demoniaca di cui era portatrice sferrò un attacco con gli artigli al collo del giovane guerriero, forse lì avrebbe potuto colpirlo e l'armatura non l'avrebbe difeso.

Narratore

L'arpia giovane sentì un violento colpo giungerle alle spalle, la lama affondò nella schiena con forza provocando una profonda ferita che fece perdere i sensi alla giovane arpia che cadde tra le montagne. Forse nel cadere l'aria fresca di montagna poteva farle riprendere i sensi, ma..le possibilità erano poche. L'arpia in fuga svanì tra nella nebbia, la lama del giovane Angel risplendeva del rosso sangue demoniaco della sua vittima, l'arpia si era salvata, ma le forze rimaste erano poche probabilmente in quelle condizioni la possibilità di riprendersi e ferire nuovamente qualcuno era molto vaga, indubbiamente Angel le aveva impartito una severa lezione che non avrebbe mai dimenticato. L'altra arpia vedendo che era ormai rimasta sola e la difesa del guerriero si faceva sempre più solida sapeva che la sua sconfitta era solo questione di tempo e comprendendo che la differenza di forza era troppo elevata comprese che la fuga era l'unica possibilità di salvezza. Voltando le spalle al giovane guerriero tentò la fuga, sarebbe ritornata più forte e con un gruppo più numeroso per vendicare la giovane sorella svanita nella nebbia.